Perché distinguere tra le varie fasce d’età
Quando realizziamo un videogioco, uno dei primi aspetti che bisogna conoscere è l’età target dei nostri futuri videogiocatori. Non vogliamo certo far giocare adulti a giochi infantili, ma nemmeno il contrario. A dire il vero, ogni fascia d’età ha le proprie necessità quando si parla di giocare ai videogiochi, ed è fondamentale tenerne conto ancor prima di iniziare lo sviluppo.
In questo articolo analizzeremo quali sono le caratteristiche principali da tenere in considerazione quando si realizza un gioco per ciascuna fascia d’età.
3-12 anni
Gli utenti così giovani generalmente vanno distinti in sottogruppi: i bambini dai 3 ai 5 anni, che devono ancora o stanno cominciando a imparare a leggere, quelli dai 6 agli 8 anni e quelli dai 9 ai 12 anni. In generale, comunque, il modo in cui progetteremo il nostro videogioco sarà simile per ciascuno di questi tre sottogruppi. Ecco alcuni importanti punti da seguire:
- Utilizzare colori accesi, icone di grandi dimensioni e riferimenti grafici al mondo reale
- Rendere chiare le istruzioni e gli obiettivi, facendo uso di esempi visuali
- Includere personaggi noti (cartoni animati, libri, film)
- Inserire una componente educativa
- Puntare sull’interattività (specialmente per i bambini più piccoli)
- Fornire feedback evidenti, di natura sia grafica che sonora
- Puntare a un gameplay che permetta ai più piccoli di giocare senza la assoluta necessità di compiere elaborati ragionamenti, ma che allo stesso tempo diano la possibilità ai più grandi di padroneggiare le meccaniche di gioco e di essere ben ricompensati per questo sforzo
- Preferire ambientazioni 2D piatte a scene 3D o con numerosi livelli di parallasse.
- Offrire un’interfaccia pulita priva di decorazioni o elementi che possono creare confusione
- Preferire obiettivi velocemente raggiungibili in modo da mantenere l’attenzione del bambino

13-19 anni
Questa fascia d’età comprende tutti gli adolescenti, che sono generalmente caratterizzati da bassi livelli di pazienza e tolleranza, da un ottimo rapporto con la tecnologia e da una fortissima competitività, a cui si accompagna il loro interesse per le relazioni sociali. Quando progettiamo un videogioco indirizzato ad adolescenti è importante:
- Limitare la quantità di testo, poiché causa di noia e frustrazione, e preferire l’utilizzo di parole semplici, frasi brevi e liste puntate, o, ancora meglio, di immagini.
- Non inserire un numero eccessivo di animazioni ed effetti sonori
- Usare un font-size grande
- Evitare l’inserimento di elementi non essenziali
- Progettare il gioco mobile-first
- Preferire un’interfaccia pulita e non infantile
Poiché questa fascia di età spesso ha già una buona esperienza con i videogiochi, è possibile azzardare l’inserimento di controlli leggermente più articolati, sconsigliati invece a un pubblico troppo giovane o troppo maturo.

20-35 anni
A questa categoria appartengono coloro che sono vissuti nel periodo in cui internet e le nuove tecnologie hanno preso piede. Un videogioco per questa fascia d’età dovrebbe:
- Contenere il numero di suoni e animazioni o renderli meno evidenti
- Trovare un buon equilibrio tra testi e immagini
- Mantenere le informazioni importanti a portata di mano. Questa fascia d’età è molto critica nei confronti del videogioco che sta giocando, e spesso non riuscire a trovare qualcosa subito comporta un affrettato giudizio negativo.

35-60 anni
Questa fascia d’età ha generalmente avuto molte esperienze con la tecnologia, ma potrebbe non essere rimasta al passo con i nuovi trend e i nuovi titoli. Per questo motivo molti appartenenti a questa categoria preferiscono giochi più semplici, ma non per questo banali. Dimostrano però un livello di pazienza superiore rispetto a quello delle categorie esaminate finora, ma tendono ad abbandonare velocemente ciò che li confonde. Per questi utenti è importante:
- Fare un buon uso dei testi, che devono essere completi, dettagliati e che non devono lasciare nulla per scontato. E’ conveniente presentare le informazioni step-by-step, e non in grosse schermate.
- Implementare feedback costante e suggerire soluzioni in caso di errori ripetuti
- Far capire chiaramente quali elementi di gioco sono parte integrante del gameplay
- Evitare l’utilizzo di controlli multipli allo stesso tempo
- Evitare indicazioni generiche come “clicca ovunque per procedere” e sostituirle con indicazioni mirate accompagnate da elementi grafici
- Evitare l’inserimento di elementi ingombranti in background o foreground.
- Evitare controlli come il doppio tap

61+ anni
I più anziani hanno spesso difficoltà a interagire in modo fluido con la tecnologia, e per questo motivo vanno prese le necessarie misure quando realizziamo un gioco a loro dedicato. Inoltre, è importante considerare gli impedimenti fisici che queste persone potrebbero avere, e progettare il videogioco di conseguenza. Per queste persone è importante:
- Seguire tutti i precedenti consigli relativi alla fascia d’età dei 35-55 anni.
- Prevedere tempi di reazione più lunghi
- Fare in modo che l’interazione con l’UI avvenga attraverso gli stessi controlli con cui il videogioco viene giocato
- Rendere grandi e ben visibili gli elementi interattivi
- Dare la possibilità di cominciare a giocare senza passare attraverso un gran numero di schermate
- Evitare input ripetuti
- Permettere il funzionamento del gioco sia in landscape che in portrait
- Evitare la necessità di timing precisi al fine di proseguire all’interno del gioco
- Evitare movimenti e suoni bruschi o improvvisi


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