Nel febbraio dell’anno scorso i ragazzi di Gamindo mi hanno affidato lo sviluppo di One Retail - The game , l’advergame commissionato da L'oréal per il lancio di One Retail , una piattaforma di videocorsi e coaching online inerenti al mondo della moda, delle fragranze e della bellezza. L’Oréal voleva far conoscere agli utenti i suoi prodotti e allo stesso modo mettere al corrente dell'imminente uscita della nuova piattaforma, e ha chiesto un advergame per sponsorizzare il tutto.
Il gioco in sé è un percorso interattivo attraverso ben 10 minigame diversi , ciascuno dedicato a uno specifico brand . Ogni minigame è stato studiato in modo da rendere l’utente partecipe del mondo l’Oréal, mettendolo in contatto diretto con i brand presentati e con i loro prodotti. I minigame che abbiamo realizzato erano per lo più quiz , che spaziavano tra domande a scelta multipla relative alle caratteristiche del brand fino a selezionare gli ingredienti corretti contenuti in un profumo.
Abbiamo inserito anche minigiochi più particolari, tra cui quello per la schermata dedicata a Biotherm , in cui l’obiettivo era quello di salvare l’oceano dalla plastica evitando, nel processo, di colpire i pesci che arrivavano dai lati dello schermo. Può sembrare una scelta bizzarra inserire un gioco simile all’interno di un advergame di questo tipo, ma la scelta è stata motivata dal bisogno di contestualizzare il prodotto presentato nella schermata, ossia un cosmetico realizzato utilizzando prodotti di origine marina.
Img. 1: il minigame di Biotherm. L'obiettivo è raccogliere i rifiuti e gettarli nel cestino senza colpire i pesci
Altro minigioco particolare era quello della schermata di Kiehl's , in cui abbiamo realizzato un planisfero interattivo su cui erano segnate vari punti con il logo del brand. Il compito dell’utente era quello di selezionare il punto in cui era nata la prima farmacia Kiehl’s.
Tra un minigame e l’altro era presente una schermata informativa in cui prima venivano condivise delle informazioni in merito al mondo di One Retail, e in cui poi veniva presentato il minigioco seguente, accanto a una descrizione del brand e a un eventuale tutorial.
Img. 2: pianificazione di ogni singola schermata di gioco
Chiaramente non ho fatto tutto da solo. Certo, il gioco l’ho sviluppato completamente io, ma tutta la parte grafica è stata opera di un graphic designer, Isidoro Acquaviva , che ha cercato un buon compromesso tra le esigenze stilistiche del brand e le esigenze di gameplay e di user experience richieste dal videogioco. Effettivamente riuscire a trovare questo equilibrio si è rivelato essere uno dei punti più delicati di tutto lo sviluppo. Esprimere appieno le esigenze del cliente non è sempre facile, ma in questo caso è stata molto più dura del normale.
Un brand di moda come L’Oréal ha un certo riguardo per la propria immagine e per il proprio stile identificativo, e un suo advergame non può venire meno dal punto di vista del design grafico. Per questo motivo, prima ancora di cominciare lo sviluppo e la realizzazione delle grafiche, io e Isidoro ci siamo presi molto tempo per ricercare bene uno stile adeguato che potesse esprimere al meglio l’ eleganza comunicata dal brand. Per fare ciò abbiamo usato come prima fonte di ispirazione il materiale che ci era stato fornito da L’Oréal, ma abbiamo dato molto peso anche alle soluzioni adottate da altri grandi brand di moda.
Insieme ai ragazzi di Gamindo abbiamo scelto di dare molta importanza alle animazioni . Il cliente voleva qualcosa che risaltasse all’occhio, qualcosa di dinamico che suscitasse stupore e mantenesse alto l’interesse del giocatore. Così ho realizzato un’animazione diversa per le transizioni di ciascuna schermata, cercando di utilizzare gli elementi grafici già presenti in-game come base per il risultato finale. Ad esempio, in uno dei minigame quiz, il riquadro bianco su cui erano inserite le domande sarebbe poi stato animato e avrebbe ricoperto l’intera schermata al momento del passaggio al minigame successivo.
Questo approccio l’ho applicato anche a tutti gli altri elementi di gioco e dell’UI, creando un ambiente dinamico e al contempo elegante .
Una volta terminati tutti i minigame mi sono concentrato sull’ultima schermata, quella in cui vengono presentate le statistiche di gioco e in cui è presente la CTA per indirizzare l’utente al sito di One Retail. Essendo l’ultima schermata abbiamo cercato anche qui di sfruttare le animazioni a nostro vantaggio, e il risultato è stato ottimo.
Img. 3: L'ultima schermata del gioco, completa di punteggio e form per registrarsi e accedere alla classifica
Terminato lo sviluppo abbiamo raccolto i feedback dal cliente e abbiamo apportato le necessarie modifiche. Poi ho tradotto l’intero gioco sia in inglese che in tedesco, in modo da poter rendere l’advergame un prodotto utilizzabile non solo in Italia, ma anche all’estero.
È stata un’esperienza sicuramente interessante e con molte sfide, ed è per questo motivo che questo progetto mi è piaciuto particolarmente. Il cliente è stato molto soddisfatto, e nel giro di pochi giorni, tra i dipendenti di L'Oréal, sono state raggiunti ben 5000 giocatori e oltre 1000 registrazioni . L’advergame di One Retail rappresenta quindi un esempio cruciale che ci aiuta a capire quando davvero possa essere utile il gaming come strumento per condividere conoscenza e promuovere i valori e le iniziative di un brand anche tra i dipendenti stessi!